Può sembrare il titolo di una saga, invece sto parlando di graffiti. La mistica trilogia del cactus si trova nel centro di Genova. Il primo dei tre si trova, infatti, sulla scalinata che dal Ponte Monumentale porta alla chiesa di Santo Stefano, sopra a Via XX Settembre.
Il secondo è all’ingresso dei Giardini Gilberto Govi in zona Foce. In aggiunta al cactus ho trovato anche un’altro murales: un’opera pacifista di cui una parte non visibile a causa di un altro graffito. Concentrandosi sulla parte leggibile possiamo vedere un manifesto contro la guerra e, in qualche modo e a mio parere, una scena che rappresenta gli scontri tra Palestina e Israele.
Il terzo non è per niente lontano. Percorrendo la rampa di accesso del parco, vediamo un piccolo skate park. È proprio questa la dimora del terzo e per adesso ultimo, cactus.
La cosa particolare è che tutti e tre i graffiti hanno una firma diversa: Ncac, Metal, Comfort Zone. Mi sorge spontanea una domanda: questo graffito è stato commissionato, considerando che “Comfort Zone” è una ditta che produce prodotti di bellezza e ha un negozio vicino? Guardando la scritta “cactus”, gli occhi e la bocca dei graffiti della Foce si capisce che sono dello stesso autore. Quello del Ponte Monumentale, riporta alcune caratteristiche differenti. Innanzi tutto il vaso e il colore, le spine si assomigliano ma l’espressione del volto è diversa. Le mani e lo sguardo sono alzate in segno di resa, come se l’artista si sentisse beccato dalla “pula” (polizia nello slang genovese).