In cerca di ispirazione
In questi giorni, in cui non sto andando in Villa, sto cercando qualche spunto per i post che usciranno nei prossimi giorni.
Se avete qualche domanda io vi direi di approfittare di questo post lasciandomi un commento. Nel frattempo qualche piccolo consiglio.
Ecco una piccola guida “all’utilizzo” del parco.
- Andare con calma
Visitate il parco con tranquillità, sia per cogliere al meglio ogni dettaglio, sia per non svenire dal caldo.
Secondo me, sarebbe meglio non mettersi fetta: vi concentrerete solo sull’orologio e non a godervi la visita.
- Indossare scarpe comode
Il parco copre una superficie grande 8 ettari. Camminerete per circa 3 chilometri, metà dei quali in salita, metà in discesa. Oltre al confort, una buona scarpa vi permetterà di avere i piedi meno affaticati quando arriverete a casa.
- Portare un repellente per insetti
Dove c’è acqua, ci sono zanzare. Siate pronti a scacciarli per non grattarvi per tutto il tempo
- Lasciatevi ingannare
Cercate di non pensare a quello che verrà dopo e entrare nell’immaginario di Michele Canzio, esplorando la sua mente e le sue emozioni, passeggiando tra la sua creatura, e ricordando sempre che nulla è lì per caso.
Quali tipo di piante ci sono nel Parco?
Ciao, Francesca. Il parco è ricco di specie botaniche della flora mediterranea, come il Leccio e l’Agave, ma anche esotiche. Puoi trovare diverse specie di palma (anche quella da cocco e la Jubaea chilensis) e di Chicas revoluta. Tra i gioielli arborei ci sono la Ceiba, il Cedro del Libano e la grande Canfora presso il lago grande; ma poi puoi ammirare i Pini marittimi, il Tasso, la Paulonia, delle splendide Felci arboree che sono dei fossili viventi, Banani, Querce da sughero, una pianta erbacea chiamata Gunnera. In primavera non devi assolutamente perderti la fioritura della camelie: c’è un viale tutto per loro. L’orto botanico non è ancora visitabile, ma ospita centinaia e centinaia di specie. Devo, però, confessarti che non sono un’esperta in materia. Per darti questi informazioni ho chiesto a delle mie amiche adulte (Margherita e Gabriella) che ne sanno davvero tanto dei tesori naturalistici del Parco. Se hai bisogno, scrivimi ancora e io sarò felice di risponderti.