I due volti dell’arco
Il percorso di visita della Villa è concepito come un’opera teatrale suddivisa in 3 atti, un antefatto è un prologo.
Un arco segna il passaggio tra il prologo e il primo atto. Questo arco, segue il modello degli antichi greci per la costruzione di templi, fatta eccezione per le colonne che sono un mix tra i tre ordini.
Nella parte superiore, si legge un’incisione in latino che, tradotta in maniera molto libera, recita: “abbandonate i lavori urbani e apritevi alla natura”.
Nel prologo, ci troviamo in un luogo molto curato, sfarzoso e elegante. Nel primo atto invece, proprio perché abbiano abbandonato la città, lo stesso arco ha un aspetto molto più rustico e grezzo, con le pietre a vista.
Con l’inizio del primo atto, il visitatore viene immerso nel verde, tra felci e macchia mediterranea. Dal punto di vista filosofico, l’ospite rinasce e ritorna un fanciullo. Proprio per questo motivo, è stato costruito un parco divertimenti: in origine posto nel primo atto, fungeva da luogo di svago per il bimbo appena “nato”.