Il racconto delle querce
Non troppo lontano da questi alberi da sughero senza gravità, si trovava il parco divertimenti. Ci troviamo nel primo atto, avvolti alla Macchina Mediterranea e in un piccolo anfratto ci sono due alberi giganteschi e apparentemente senza baricentro.
Da quel punto i visitatori del passato, non avrebbero visto, di certo, l’autostrada, ma campi coltivati e la ferrovia. Un piccolo fun-fact sulla ferrovia e la stazione di Pegli. Quando la linea stava per essere costruita, i contadini non volevano lasciare le proprie terre. Alessandro, capita la situazione, decide di donare parte della sua proprietà per far costruire la stazione, a patto che tutti i treni si fossero fermati a Pegli per circa un secolo.
Pensate quanto sia cambiato il panorama nel giro di 170 anni. Quante ne hanno viste quelle due querce, sarebbe bello se potessero raccontarci tutto e la storia non venisse dimenticata.